13.7.17

Κοινή η πορεία μας με τους Βενετούς στον χρόνο δηλώνει ο Δημ.Καφαντάρης !!!

Μεγάλο αφιέρωμα των Ιταλών για την  παρουσία αντιπροσωπείας της ΚΕΔΕ με επικεφαλής τον Α αντιπρόεδρο ,δήμαρχο Πύλου- Νέστορος Δημήτρη Καφαντάρη στην Βενετία για την έκθεση  Patrimonio Fortificato. Scorci inconsueti dell'Adriatico που εγκαινιάστηκε την Τρίτη 11 Ιουλίου.

Όπως αναφέρουν οι Ιταλοί  από τα βάθη της ιστορίας υπήρχε πάντα μια βαθιά πολιτιστική, οικονομική και πολιτική σχέση μεταξύ Ελλάδας και Βενετίας 
 
Σήμερα, η Ιταλία και η Ελλάδα είναι, δυστυχώς, κάτω από τη δύσκολη κοινωνικοοικονομική κατάσταση που υφίστανται, λόγω μιας Ευρώπης που δεν έχει κατανοήσει πλήρως ότι οι πραγματικές της ρίζες βρίσκονται στην Βενετία, στην Ελλάδα, όπως στην Ιταλία

Στην ομιλία του ο Δημ.Καφαντάρης  ανέφερε ότι ιστορικά η Ελλάδα και η Βενετία έχείχαν και έχουν κοινή πορεία 
Ανέφερε δε χαρακτηριστικά ότι τα κάστρα της Μεθώνης και της Κορώνης δύο μεγάλα βενετσιάνικα κάστρα ήταν οι φρουροί ήταν τα μάτια σε Ανατολή και Δύση 

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Cultura - A palazzo #FerroFini, una delegazione greca del #KEDE visita la mostra fotografica 'Patrimonio Fortificato. Scorci inconsueti dell'Adriatico'
(Arv) Venezia, 13 lug. 2017 - Una delegazione del KEDE (Unione Centrale dei comuni greci), guidata dal vicepresidente, nonché sindaco di Pylos/Nestor, Dimitris Kafantaris, e dalla funzionaria Amalia Tzagkaraki, ha fatto visita oggi a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, alla mostra fotografica ‘Patrimonio Fortificato. Scorci inconsueti dell'Adriatico’, inaugurata martedì 11 luglio us.
Nel corso della Storia, c’è sempre stato un profondo legame culturale, economico e politico tra Grecia e Veneto, basti pensare che nacque sotto la Repubblica veneziana, precisamente nell’isola di Corfù, principale centro delle isole Ionie, il primo presidente della Prima Repubblica della Grecia Moderna, il conte Giovanni Capodistria, che godette dell'educazione e dei mezzi riservati all'élite dell'epoca e poté studiare medicina, filosofia e giurisprudenza all’Università di Padova; all'età di 21 anni, nel 1797, Capodistria fece ritorno alla sua isola natale per esercitarvi la professione medica. ll 18 aprile 1828, l'Assemblea Nazionale Greca lo elesse primo presidente della Grecia, per via della necessità di superare la frammentazione politica con una figura di alta caratura istituzionale, della quale erano apprezzate le riconosciute virtù diplomatiche e democratiche. La speranza è quella di riuscire un giorno a celebrare degnamente il nome di Capodistria qui a Venezia, nel segno di una profonda amicizia e di un naturale legame che ha unito, unisce e dovrà avvicinare ancora di più in futuro questa gloriosa città, il Veneto e la Grecia. Una vicinanza storica quella tra i nostri due popoli anche grazie ad Omero, che fu il primo scrittore greco che parlò del Veneto, seguito poi da diversi scrittori di tragedie elleniche che ambientarono nella nostra terra molte delle loro opere. Alcuni miti greci parlano, inoltre, del Veneto. Oggi, Italia e Grecia sono purtroppo accumunate dalla difficile situazione socio – economica che stanno attraversando, anche per colpa di un’Europa che non ha compreso fino in fondo che le sue autentiche radici risiedono proprio qui, in Grecia come in Italia; solo tutelando in modo adeguato i nostri paesi, l’Europa potrà quindi garantirsi un futuro”.
Il vicepresidente del KEDE ringrazia “il presidente Ciambetti e tutta la Regione Veneto per la calorosa accoglienza. Porto i saluti del presidente dell’Unione Centrale dei comuni greci, Giorgos Patoulis. Grecia e Italia sono due paesi uniti, attraverso il dispiegarsi della Storia, da percorsi comuni. L’Europa deve chinarsi di fronte alla nostra comune storia e cercare di comprenderla, capire che è soprattutto grazie al nostro lavoro e impegno se ora, nel continente europeo, alberga la democrazia. L’Europa deve occuparsi seriamente di integrazione e di accoglienza dei profughi, perché proprio a causa della mancanza di una chiara politica europea di gestione dell’emergenza – migranti, abbiamo subito molti danni, e non è ammissibile che, in alcune isole, vi siano più rifugiati che abitanti”.
“Anche noi – sottolinea Dimitris Kafantaris – sentiamo molto il legame con Giovanni Capodistria, e ricordo con orgoglio e piacere che i castelli di Methoni e Koroni, due grandi fortezze veneziane ubicate nel Peloponneso, erano ritenuti le sentinelle, ‘gli occhi di Venezia’, uno volto ad Oriente, l’altro ad Occidente”.
“Proprio in forza del legame storico e culturale che ci unisce – continua il vicepresidente del KEDE – crediamo molto nella collaborazione della Regione Veneto, per sviluppare in futuro azioni e progettualità comuni. Come Unione dei Comuni greci, una sorta del vostro ANCI, siamo soci di ‘Marco Polo System’, (gruppo europeo di interesse economico, strumento di cooperazione internazionale per progettare e realizzare comuni iniziative in materia di cultura, turismo, sviluppo territoriale, gestione del patrimonio culturale e comunicazione), ente in cui auspichiamo l’ingresso di nuovi soci che siano espressione del Veneto, per portare avanti con ancora maggiore incisività e forza progetti comuni tra i nostri due paesi”.
“Ci unisce il Mediterraneo, l’olio, la storia e la cultura – conclude Dimitris Kafantaris – mi auguro quindi che si instaurino rapporti ancora più solidi tra comuni greci e italiani. Tengo infine a ricordare come, con ‘Marco Polo System’, stiamo portando avanti un interessante progetto, l’European Silk Road – Marco Polo Routes (La via della Seta europea), sulle rotte, più ideali che fisiche, di Marco Polo. Un viaggio metafisico, questo, che fa sentire Grecia e Italia particolarmente vicine nel segno della comune Storia”.